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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

Dal PERU'.. Incas, Moray

Ancora da Elena ricevo settimanalmente lunghi resoconti e immagini...qui riporto degli stralci "..................... Valle Sagrado (Valle Sacra) A Cusco siamo rimaste un paio di giorni, l'arrivo è stato un po' difficile a causa dell'altitudine, ma allietato dall'incontro con due ragazzi francesi che avevamo incontrato nel canyon (mi hanno scovato in una pasticceria... e dove se no??!!) e con cui abbiamo passato una bella serata sabato, in un locale ballando musica sudamericana suonata dal vivo. Domenica mattina siamo partite con un bus molto pubblico per la Valle Sacra, zona di villaggi tra le montagne dove vi sono ancora molte rovine Inca. Ci siamo fermate in piccoli villaggi come Pisac, dove la domenica c'è un ricco mercato di prodotti dell'artigianato locale; a Calca, con il suo mercato di strada dove si trova di tutto, con le bancarelle in cui grosse signore preparano zuppe, carne e patate; ad Urubamba, con le strade di terra battuta ed i tanti ristora

Tradizione....evviva le sfrappole!!!!!!!!!!

La cena del GIOVEDI' GRASSO si compone di frittelle di riso salate, come da ricetta già inclusa qui, con una caterva di affettati e sott'oli, e come dolce immancabili le sfrappole, leggerissime, frollissime, che si fondono in bocca.... Le sfrappole rappresentano la insostituibile tradizione del nostro periodo di carnevale, che in casa mia si trovano in vassoi per diversi giorni, perchè in cantina, coperte da veli, si mantengono bene! (Fan parte della tradizione anche i tortelloni farciti di marmellata o di crema, fritti...che farò più avanti!!! Sfrappole di casa mia 500 g farina 00 3 uova e un tuorlo 50 ml vino bianco secco (un tempo si metteva anicione) 30 g burro morbido 80 g zucchero 1 limone, scorza grattugiata (non avevo l'arancia!) 1 pizzico di sale 1 kg strutto 50 g zucchero a velo Mettere la farina, il burro lo zucchero semolato, il sale e la scorza di limone nella ciotola del robot, mescolare alcuni att

Dalla Fattoria...che emozione ieri!

Salumi nostrani alla maniera antica....cortile gioioso di micetti golosi e giocosi, galline in sottofondo, sapori avvolgenti!!!! Tre ore di apnea, ero sommersa nel passato, come non mai!!!! E devo mettere un po' d'ordine in tutto il materiale, per renderlo accessibile ai...profani!!!

Bigoli con radicchio di Vr e prosciutto

La pasta all'uovo alla bolognese è sempre il piatto forte in casa nostra, e tutte le settimane ne preparo di diversi tipi. Bigoli al radicchio di VR e prosciutto! Dalla pasta all'uovo avanzata dalla preparazione di tortellini, ho ricavato tre sfoglie, tirate con la macchinetta fino alla terz'ultima tacca, che poi ho passato al taglio nella trafila per vermicelli sempre con la macchinetta, un accessorio che non era in dotazione alla macchina, ma acquistabile a parte come anche per altri formati. Circa 300 g di bigoli all'uovo 250 g di radicchio di VR 50 g prosciutto crudo a fettine 2 scalogni 2 spicchi di aglio olio, sale, pepe ev. parmigiano a scagliette Preparare il condimento: tagliare a pezzettini il radicchio, tritare gli scalogni e l'aglio. Scaldare l'olio in una padella, farvi appassire scalogno e aglio, aggiungere i radicchi e coprire bene con coperchio più piccolo del tegame, in modo che non evapori niente. , dopo un 15 minuti, aprire, sal

Tradizione è........sapere fare le cose come una volta

Tiziana sta aprendo il cancello, esce con la sua bicicletta, "Come va Tiziana?" "Ci accontentiamo!!!" Nel cestino appeso al manubrio ha un contenitore coperto a malapena da una busta trasparente di plastica. Distinguo con la coda dell'occhio una ciotola con una polenta soda, particolare!!!!! "Ma, Tiziana!" esclamo di botto, "non saranno mica i paparòt?" "Sì, i paparòt; li ho fatti ieri sera, porto questi alla signora Franca!". Dalla tracollina estraggo veloce la fedele digital e dico: " Mi permette, vero, che li fotografo, no?" e punto già l'obiettivo e scatto! Ormai mi hanno battezzata, qua attorno: sono la vecchietta dallo scatto facile...di foto! I paparòt sono un'antico piatto di polenta, che si faceva per lo più aggiuntando a metà cottura un soffritto di fagioli, o di carni di maiale, o del profumato brodo di coppa di testa, quando si macellava in proprio il maiale che si allevava nel porcile! Q

Ciambella farina di castagne ricca

Ieri ho rifatto questa, con un rimasuglio di farina di castagne che mi era rimasto nello stipetto!!! 125 g farina di castagne 125 g " 00 30 ml olio 40 g zucchero 100 ml grappa di moscato 120 ml latte 2 cucchiai di uvetta in grappa di moscato 1 cucchiaio cioccolata fondente tritata 1 pizzicone di cannella 1 pizzico di sale fino 1/2 bustina di lievito in polvere Setacciare le due farine, il lievito e la cannella in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il latte, l'olio e sempre mescolando, versare il liquore e se risulta ancora troppo duro aggiungere un po' di latte. In ultimo incorporare la cioccolata, l'uvetta e il pizzico di sale. Deve essere una massa morbida, malleabile con il cucchiaio. Ho messo in uno stampo inaderente per ciambella. Infornare a 170° per 30-35 minuti. E' una torta abbastanza soffice, ma asciutta e molto profumata. Io ho usato una grappa in cui maceravano le uvette, che avevo disponibile e che dà un sapore piccante caratteristico.

Memoria....segni che fanno riflettere! Lugo di RA

Cimitero ebraico di Lugo di Ravenna! Cimiteri che non hanno più avuto altre tombe!!!! Fra alcuni giorni sarò a Lugo e vedrò se i lavori di restauro, che un anno fa erano già in progetto, sono stati compiuti!

La minestra dello straccetto

Da tempo mi frullava in testa questa idea, di realizzare la minestra antica delle famiglie bolognesi! Non era un' abitudine delle nostre campagne fare questo tipo di minestra, da noi si facevano i passatelli o la zuppa imperiale, che già ho pubblicato. Ma amici bolognesi mi hanno parlato di questa loro usanza particolare di chiudere l'impasto a fagotto e cuocerlo a lungo nel brodo. Io non ho seguito le due ricette, una di una famiglia nobiliare, che ha una tenuta confinante con il podere che era nostro, l'altra di una signora camiciaia, pure lei sempre degli inizi del secolo 20°. Una ha i pesi espressi in once e libre, l'altro a cucchiai! Io ho fatto questa, un tentativo, naturalmente, che poi è finito in tragicommedia, visto che il G. ha preso 'sto fagotto, l'ha tagliuzzato a raglio, e cotto nel brodo. Va be' qui l'estetica va a farsi benedire...ma il sapore era buono!!! 2 uova 2 cucchiai di parmigiano grattugiato 3 cucchiai di farina noce moscata

A una cara amica

BUON COMPLEANNO!!! Il sole asciuga le stille di pioggia sui petali, e riuscirà a cancellare le lacrime e la tristezza dalla tua anima!!! Un abbraccio, Annamaria!

HAVE FUN.....my dear friends: BEE, LINDA, MARYLOU, PAUL

Sea, Sun, friendship...on the ship!!!!!

Panini allo strutto e yogurt

Ho trattenuto una parte di pasta del gnocco al Chorizo per preparare il pane per oggi, per G. e me! Mi congratulo con me, perché mi sono venuti come volevo, naturali, placando così il mio senso di inferiorità nei confronti di panificatori espertissimi di lievitazione. Io parto sempre da quello che è il mio back-ground... 500 g farina 00 50 g strutto di maiale 250 g latte/acqua tiepidi 1 bustina di lievito secco lidl 2 cucchiai di yogurt intero sesamo e olio per rifinitura Ho usato il robot, come il solito, per amalgamare gli ingredienti, raggiunta la corda, passo a impastare a mano, finché non è una massa morbida e liscia. Ho messo in un sacchetto e lasciato in frigo per 4 ore. Ho fatto delle palline di 40 g ca. arrotolate nel sesamo e appena spennellate di olio, poi lievitate al caldo del calorifero per un'ora. Cotti a 180°C per 15 minuti, poi a 150° per altri 10, nel mio forno ventilato!

Gnocco con Chorizo Ibèrico e Asiago

Le infinite metamorfosi di pasta lievitata, salume e formaggi! Stavolta suggestioni spagnole!!! Devo esaudire le mie improvvise voglie di fare il gnocco, che per noi significa avere amici che vengono a cena, si gustano di buon umore cibi tradizionali, nostri! Io però mi sbizzarrisco e lo si sarà notato! Mi hanno regalato un bel Chorizo Iberico de Bellota, così mi è venuta l'idea di utilizzarlo a farcire il nostro gnocco al forno! L'impasto che stavo preparando era per fare dei panini, ma poi ho usato un due terzi di pasta per il gnocco e il resto per solo 5 panini. L'ho cotto dopo cena, ma dovevo assaggiarlo, prima di farlo raffreddare e mettere in freezer, per avere la conferma che non ho fatto una cavolata! E' ottimo, gustoso. 500 g farina 00 50 g strutto di maiale 250 g latte/acqua tiepidi 1 bustina di lievito secco lidl 2 cucchiai di yogurt intero 1 cucchiaino di sale fino Farcia: 70 o più g chorizo ibèrico de Bellota 50 g Asi

Torta di cioccolata "aranciata"

Una torta della mia cucina da 45 anni, esattamente dai primi tentativi che facevo per fare una Sacher-Imitation, in terra elevetica, da giovane sposa... Poi tutta la sontuosità cioccolatosa man mano l'ho ridotta, arrivando alla bruna,onnipresente torta al cioccolato, che ogni pasticceria in zona cerca di contrabbandare come ricetta segreta della casa....che a me sembra una menata. Da quando si conosce la cioccolata, quanti si sono cimentati e sempre con successo a farne il proprio dolce, come minimo andiamo verso i duecento anni, da quando si usa il cacao meno grasso, più digeribile e in forma di polvere poi di tavoletta. Io non la faccio mai uguale, o almeno il metodo di preparazione rimane uguale, ma vario qualche ingrediente e sapore, dalla noce moscata e arancia, alla menta e pepe, alla noce macinata, o la mandorla, o con prugna morbida o uvetta sottospirito!!! Questa è quella di domenica scorsa! La glassa è scarsa per scelta... Non faccio mai torte sontuose, decorate..

ecco la torta per il caffè!

Buona giornata a tutti...devo riprendere fiato!!!!